Percorso

Palazzo delle Poste a Napoli
Palazzo delle Poste: Un altro edificio di rilievo, il Palazzo delle Poste, riflette lo stile geometrico barocco tipico dell’architettura fascista1.
Palazzo degli Uffici della Provincia
Palazzo degli Uffici della Provincia: Questo edificio, situato a Napoli, è un esempio di architettura fascista. La sua maestosità e funzionalità lo rendono un simbolo dell’epoca.
Palazzo degli Uffici Finanziari
Palazzo degli Uffici Finanziari: Questo edificio, insieme ad altri, contribuì a trasformare l’aspetto della città, seguendo l’ideale di rinascita della romanità promosso dal regime.
Palazzo della Questura
Palazzo della Questura: Anche la Questura di Napoli fu oggetto di interventi architettonici durante il periodo fascista1.
Palazzo del Banco di Napoli
L’edificio è stato costruito tra il 1936 e il 1939 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini. Lo stile del palazzo riconduce al classicismo romano,
Banca Nazionale del Lavoro
Anno di costruzione 1933-38. Progettista Armando Brasini. L’ex Istituto Fascista di Previdenza Sociale, oggi Banca Nazionale del Lavoro, interamente rivestito di travertino si presenta come un blocco compatto articolato solo in altezza da arretramenti volumetrici e con un’alta torre orientata a 45 gradi che segna l’ingresso al nuovo rione.
Mostra d’Oltremare a Napoli
Fu inaugurata nel 1940
Casa del Mutilato di guerra
Anno di costruzione 1938-1940. Progettista Camillo Guerra. L’alto portale su via Diaz con l’imponente scalone sormontato dalla statua della Vittoria è decentrato rispetto al tutto ma baricentrico rispetto a piazza Matteotti. Le facciate hanno una sequenza di setti binati in pietra lavica alti 18 metri su un basamento anch’esso in pietra lavica. Ai lati del portale sono due stipiti monolitici in pietra vesuviana scolpiti con riquadri che rappresentano a sinistra la conquista della Libia, la battaglia del Carso, la vittoria su Piave e il sacrificio dell’aviatore di Vico Consorti e a destra le guerre d’Africa e di Spagna, la marcia su Roma e il trionfo del fante di Giuseppe Pellegrini.
Stazione Cumana di Piazzale Tecchio Napoli
È la stazione della Cumana di Piazzale Tecchio a Fuorigrotta, Napoli1, inaugurata nel 1940 in concomitanza con l’apertura della Mostra d’Oltremare
Stazione Cumana di via Leopardi Napoli
È la stazione della ferrovia Cumana relativa al tratto interrato di via Leopardi nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli1, disegnata e realizzata da Frediano Frediani, contemporaneamente alla fermata della Mostra d’Oltremare a piazzale Tecchio, di cui porta la medesima firma.
Galleria della Vittoria Napoli
È la Galleria della Vittoria a Napoli1, un condotto carraio lungo 609 metri, largo in tutto il suo percorso 36 metri, ed alto 22.
Ospedale Cardarelli di Napoli
Tutto cominciò nel 1927, anno della morte del leggendario medico Antonio Cardarelli. Il “Nuovo Ospedale Moderno” fu una delle prime opere dell’amministrazione fascista a Napoli, che ingaggiò l’architetto siciliano Alessandro Rimini, che in realtà con la sua terra d’origine ebbe pochi legami: diventerà infatti uno dei più importanti progettisti della Milano del XX secolo. L’ospedale, una colossale struttura di 75.000 metri quadri, nacque per risolvere un problema enorme della Napoli vecchia: la frammentazione dei servizi ospedalieri, tutti nascosti fra vicoli e stradine difficilmente raggiungibili dai soccorsi.

Architettura fascista a Napoli

Response stopped Inviato da Copilot: L’architettura fascista a Napoli rappresenta un capitolo interessante nella storia dell’urbanistica e dell’arte del periodo. Durante gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, il regime fascista promosse la creazione di opere architettoniche moderne, caratterizzate da un mix di stile e funzionalità. Ecco alcuni esempi di architettura fascista a Napoli:

Architettura Borbonica Napoli

Response stopped Inviato da Copilot: L’architettura borbonica a Napoli rappresenta un capitolo affascinante nella storia della città. Durante il loro governo, i Borbone si dedicarono a opere urbanistiche e architettoniche di notevole innovazione per migliorare il territorio e risolvere le sfide naturali che affliggevano le zone napoletane.

Casina Vanvitelliana
L'edificio è ubicato su un'isoletta nel lago Fusaro all'interno di un'area che già dalla metà del XVIII secolo era diventata riserva di caccia e pesca dei Borbone.
Palazzo Reale di Capodimonte
Concepito inizialmente da re Carlo come un casino di caccia, l'edificazione del Palazzo Reale di Capodimonte ebbe inizio nel 1738 con lo scopo di ospitare la collezione della madre del sovrano Elisabetta Farnese.
Palazzo Reale di Portici
Una delle tesi sulla storia del palazzo vuole che dopo un soggiorno con la regina Maria Amalia di Sassonia presso la villa del duca d'Elboeuf a Portici il re Carlo di Borbone, incantato dalla bellezza del luogo, decise di commissionare la costruzione di una Reggia nel 1738.
Palazzo dello Spagnolo
presenta tutta la bellezza di questo importante complesso architettonico ubicato in via Vergini, nel rione Sanità.
Palazzo Doria d'Angri
L'ideazione dell'edificio risale pressappoco alla metà del XVIII secolo quando Marcantonio Doria acquistò lungo via Toledo due edifici cinquecenteschi.
Palazzo Sanfelice
Come informa il sito del Comune di Napoli, la storia del palazzo inizia nel 1724, quando l'architetto Ferdinando Sanfelice decise di costruire la propria residenza privata nella zona della Sanità.
Palazzo Serra di Cassano
Dopo la demolizione di un edificio preesistente nel 1725 la famiglia Serra, di origine genovese, commissionò il progetto e la costruzione dell'edificio a Ferdinando Sanfelice.
Palazzo Spinelli di Tarsia
L'edificazione del palazzo fu voluta dal principe di Tarsia, Ferdinando Vincenzo Spinelli che, intorno al 1730, commissionò all'architetto Domenico Antonio Vaccaro il rifacimento di un fabbricato preesistente per realizzare una dimora dalle dimensioni principesche.
Villa Campolieto
Affacciata sul mare a poca distanza dagli scavi di Ercolano, la villa rappresenta uno dei capolavori dell'epoca borbonica nella zona vesuviana; fu commissionata dal duca di Casacalenda a Mario Gioffredo nel 1755. Dal 1763 l'opera fu affidata a Luigi Vanvitelli che, fino al 1773
Villa d'Elboeuf
La villa è il più antico esempio di residenza nobiliare nella zona di Portici e rappresenta la prima in ordine cronologico tra quelle che andranno a formare il percorso del Miglio d'Oro.
Villa Favorita
Il Sito ufficiale del Turismo e dei Beni Culturali della Regione Campania presenta una delle ville più singolari tra quelle che si susseguono lungo il Miglio d'Oro.
Cimitero delle 366 fosse
Nel 1762 Ferdinando IV commissionò all'architetto Ferdinando Fuga la progettazione di un cimitero concepito secondo innovativi metodi di razionalizzazione delle sepolture, finalizzati alla pubblica igiene per evitare propagazione di epidemie. Il luogo scelto per la costruzione del Cimitero di Santa Maria del Popolo, meglio conosciuto come Cimitero delle 366 fosse, fu uno spazio ai piedi della collina di Poggioreale, nei pressi dell'Albergo dei Poveri.
Foro Carolino
Una breve scheda all'interno del sito www.campaniabeniculturali.it ripercorre la storia di Piazza Dante, una delle più grandi ed importanti della città. Il re Carlo di Borbone commissionò un ambizioso progetto all'architetto Luigi Vanvitelli nella zona del cosidetto "Largo del Mercatello", antico luogo di intensi scambi commerciali. Nel periodo tra il 1757 e il 1765 venne realizzato il "foro Carolino"
Palazzo dell'Immacolatella
Il Palazzo dell'Immacolatella va inserito nel vasto progetto di riorganizzazione della vasta area portuale voluto da Carlo di Borbone fin dai primi anni del suo regno.
Real Albergo dei Poveri
La costruzione del Real Albergo dei Poveri ebbe inizio nel 1751 per volere del re Carlo di Borbone che affidò all'architetto fiorentino Ferdinando Fuga il progetto dell'edificio.
Teatro San Carlo
Il sito ufficiale del Teatro San Carlo presenta la programmazione del più antico teatro d'opera d'Europa. Voluto da Carlo di Borbone e progettato dagli architetti Giovanni Antonio Medrano e Angelo Carasale, il San Carlo fu inaugurato il 4 novembre 1737, giorno dell'onomastico del sovrano.
Cantiere navale di Castellammare di Stabia
La vicinanza dei boschi alle pendici del monte Faito, la presenza di una grande quantità di fonti di acqua minerale, gli ottimi collegamenti stradali con Napoli e la disponibilità di manodopera qualificata furono i fattori principali che convinsero John Acton, primo ministro di Ferdinando di Borbone, a scegliere Castellammare di Stabia come luogo dove realizzare il nuovo cantiere navale.
Real Fabbrica di Porcellana di Capodimonte
La tradizione ceramica napoletana, che conserva grande prestigio ancora oggi, fonda le sue radici nella prima metà del XVIII secolo, quando prende avvio la produzione della Real Fabbrica di Capodimonte nel 1743. Istituita nel 1739 all'interno del complesso della Reggia di Capodimonte per volere del re Carlo di Borbone, questo tipo di produzione ceramica divenne famosa nel mondo per le sue caratteristiche di unicità.
Farmacia storica degli Incurabili
Complesso dell'Ospedale di Santa Maria del Popolo, meglio conosciuto come Ospedale degli Incurabili. Il complesso ospedaliero nacque nei primi decenni del XVI secolo per volere della catalana Maria Lorenza Longo, moglie del Ministro del re Ferdinando il Cattolico, mentre la farmacia che possiamo vedere oggi all'interno del cortile fu costruita nel XVIII secolo in sostituzione dell'antica spezieria cinquecentesca.
Museo di Fisica
Museo di Fisica dell'Università di Napoli Federico II. Nel 1983 alcuni ricercatori dell'Istituto di Fisica dell'Università istituirono il museo, assumendosi la responsabilità di tutta la strumentazione di interesse storico, inventariando e catalogando la collezione tra 1983 e 1987.
Osservatorio Astronomico di Capodimonte
Museo degli Strumenti Astronomici, gli edifici e i padiglioni storici della sede di Capodimonte. Il processo storico che portò alla costruzione di un Osservatorio Astronomico a Napoli ha inizio nella prima metà del XVIII secolo.
Osservatorio Metereologico e Vesuviano
L'Osservatorio Vesuviano è il più antico osservatorio vulcanologico del mondo, ubicato a due chilometri di distanza dal cratere del Vesuvio a 608 metri sul livello del mare. Iniziata dopo il 1841, durante il regno di Ferdinando II di Borbone, l'attività dell'Osservatorio Vesuviano continua ancora ogg
Real Orto Botanico di Napoli
Un primo nucleo di quello che in futuro sarebbe divenuto l'Orto Botanico era stato costituito nel 1682 fuori le mura della città, nell'attuale rione dei Miracoli. Nel 1776 il Marchese della Sambuca, successore del Tanucci, ottenne 600 ducati da Ferdinando IV con cui realizzare alcuni istituti di valenza scientifica, tra cui un moderno Orto Botanico.
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